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Indagini all'Ufficio Scolastico Regionale: emessi 39 avvisi di garanzia

Il giudice, avendo condiviso la ricostruzione della Procura, in rela- zione ai reati contestati ha riconosciuto la sussistenza di gravi indizi di colpevolezza e di concrete esigenze cautelari, quindi ha concesso la misura custodiale. I fatti all’epoca contestati riguardavano reiterate ingerenze dell’ex Dirigente (all’epoca in carica) dell’ufficio scolastico territoriale della Provincia di Sondrio nelle assunzioni del personale docente da parte dei Presidi, attraverso la c.d. procedura di messa a disposizione (MAD), nonché l’utilizzo di fondi pubblici per acquistare beni per fini estranei a quelli istituzionali ovvero per saldare debiti per spese personali sostenute dall’ex Dirigente dell’ufficio scolastico provinciale.
Sono stati contestati anche consolidati rapporti tra l’ex Dirigente e diversi giovani ai quali era stato promesso e fatto attribuire in maniera illecita incarichi di docenza, borse di studio, stage e tirocini retribuiti presso gli istituti scolastici della provincia. Alla predisposizione e attuazione di bandi pubblici, talvolta costruiti ad hoc per i candidati dall’ex dirigente previamente individuati, avrebbero fatto seguito induzioni indebite nei confronti degli stessi “stagisti” affinché, in cambio dell’assunzione presso le scuole valtellinesi, versassero parte dei loro compensi connessi agli incarichi sul conto di una associazione culturale a lui riferibile.
Questo sostanzialmente l’impianto originariamente delineato. Al doveroso scopo di sottoporre a verifica la sussistenza di quanto all’epoca emerso, la Procura della Repubblica di Sondrio ed il locale Nucleo PEF della Guardia di Finanza hanno proseguito le indagini analizzando copiosa documentazione, intercettazioni, i con-tenuti di comunicazioni di vario genere intercorse tra gli indagati e con potenziali testi, escutendo a verbale numerose persone informate sui fatti.

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